COMUNICAZIONE marsupiale Informazione e architettura
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Siamo nella fase storica della terza ondata e l'architettura come si comporta?
Io esisto in quanto informo, in quanto rappresento.
Con l'avvento dell'era Informatica le Figure retoriche sono tornate alla base dei processi di comunicazione in quanto tecniche non oggettive che hanno avuto un forte sviluppo nella scrittura al computer. I nuovi messaggi sono sempre più metaforici e soggettivi che non oggettivi. Per riuscire a cogliere le differenze, basta pensare alle trasformazioni della pubblicità dall'epoca industriale (pubblicità in grado di fornire molte indicazioni riguardo al prodotto e alle sue caratteristiche) fino ad oggi ( pubblicitàche non comunica neanche quale sia l'oggetto della vendita). Anche l' architettura non parla più del suo funzionamento, come nell'età industriale; ora è molteplice metafora di nuovi valori simbolici.
IlGuggenheim di Bibao è una macchina rappresentativa ed ha un valore comunicativo fortissimo.
L’architettura contemporanea è ormai un veicolo di comunicazione e informazione ed è in grado, allo stesso tempo, di introiettare l'informazione nelle sue fibre, nelle sue connotazioni più intime; da qui nasce il concetto di marsupialità , cioè, da una parte, la capacità di veicolare l’ informazione in superficie e, dall’altra, di farla penetrare intimamentenelle fibre dell'architettura. Il Kiasma Museum di Steven Holl a Helsinki estrapola le linee forza del contesto urbano attraverso la metafora del chiasma, ovvero le sovrapposizioni che i nervi ottici hanno nel cervello. L'operazione riesce talmente che il museo porta oggi questo nome. |